Pinocchio è il famoso protagonista del libro Le avventure di Pinocchio, di Carlo Collodi, ossia il giornalista toscano Carlo Lorenzini, uscito a Firenze nel Febbraio 1883. La fiaba di Pinocchio è una delle più note al mondo. Il libro è un capolavoro mondiale che ha ispirato centinaia di edizioni, traduzioni in 260 lingue, trasposizioni teatrali, televisive e animate. Ha permesso la divulgazione di idee comuni come quella del naso lungo del bugiardo.
Pinocchio nasce da un ciocco di legno di ciliegio, è un burattino, un burattino particolare che si muove e sembra un bambino vero. Rappresenta il sogno di un padre, Mastro Geppetto, che vuole un figlio a tutti i costi; è molto più di un burattino che vuole diventare bambino, più di un volto tondo nasuto di legno, più del protagonista di un libro “morale”, Pinocchio è un’icona universale e una metafora della condizione umana.
Il personaggio umanizzato risponde ai bisogni di un uomo di donare la vita senza la presenza del femminile, ma non nasce neanche dal padre,bensì da un pezzo di legno; non ha un’identità precisa perché non è figlio né di padre né di madre e incontra grandi difficoltà a strutturare una sua identità, a diventare bambino e quindi uomo. Pinocchio percorre il viaggio verso l’individuazione, un vero e proprio viaggio dell’eroe con tutte le sue traversie, per raggiungere lo scopo, ossia il ritrovamento di sé. Alcuni commentatori effettivamente convengono che Pinocchio, piuttosto che una favola per ragazzi, sia un’allegoria della società moderna. Effettivamente molti personaggi che Pinocchio incontra nel “suo viaggio”, sono facilmente riconoscibili in molte relazioni che si possono stabilire.
Le difficoltà e il dolore di Pinocchio, spingono ad amarlo. Si può riconoscere la ricerca dell’amore, la ribellione, la ricerca creativa, la scoperta della mancanza, l’irrealizzabilità dei propri desideri. Un personaggio dalle fattezze di burattino con caratteristiche umane: il corpo, i soldi e la politica, il senso della giustizia e dell’ingiustizia. C’è tutto in Pinocchio, dalla necessità di amore al bisogno di soccorso.
Questo personaggio, bambino e burattino insieme, con il fascino della materia resa miracolosamente vivente, ha attraversato i decenni, i confini geografici e culturali, è trasmigrato da una forma espressiva all’altra senza perdere la specificità che lo rende riconoscibile ed amato da bambini ed “ex bambini” di tutto il mondo.