DAILY LA PAROLA

Trasloco

È una parola emotivamente polivalente: può significare la felice condizione di una famiglia che si attiva in una abitazione più grande come può divenire il simbolo, il segno visibile di una separazione matrimoniale

La parola deriva dal latino trans- al di là, e locus, luogoÈ una parola netta, che non ha significati esoterici o filosofici, descrive piuttosto una situazione esistenziale molto comune, scevra perciò da ogni fraintendimento linguistico.

Il trasloco è in sostanza un trasferimento da un’abitazione a un’altra e, per esteso, anche di un’attività commerciale.

Chi non ha mai tras-locato alzi una mano…! È risaputo che Il trasloco è una delle opzioni psico-fisiche più gravose della vita. Non a caso, ha uno dei punteggi più alti nella scala umana dei fattori più stressanti.

È una parola emotivamente polivalente: può significare la felice condizione di una famiglia che si attiva in una abitazione più grande come può divenire il simbolo, il segno visibile di una separazione matrimoniale, oppure il ritiro nostalgico in un locale più piccolo dovuto a svariati fattori.

Senz’altro è una parola che attiva fatica e ricordi, forse per questo è un’operazione considerata molto complessa per l’essere umano. Può essere tema di condivisione empatica con altri membri come occasione di liti esasperate, in quanto il trasloco impone scelte fra il vecchio e il nuovo. Attiva spesso tensioni emotive fra coloro che conservano anche lo spillo da balia della fascia natale e coloro che buttano via con gusto, qualche volta sadico, ricordi di una vita. Può essere il segno visibile di un fallimento commerciale con tutte le conseguenze umane che questo comporta.

È un assioma constatare che il trasloco impone un cambiamento: quante persone si adattano volentieri a un cambiamento? Molto poche rispetto a coloro che ne fanno volentieri a meno e adottano soluzioni o approvano o trovano  situazioni disagevoli pur di non effettuare nessun “trasloco”.

Il trasloco implica una azione ponderata, pesante; per un’azione rapida, estemporanea è invece usato il verbo sloggiare, nel senso di scacciare qualcuno: “Sloggia immediatamente da questa casa”, urla esasperata la madre al figlio che ancora si crogiola sotto le coperte nel pomeriggio. Il trasloco ha una programmazione e un tempo mediamente lungo, impone riflessione. Non si può improvvisare, se non in casi estremi, ma forse si può parlare di trasloco nei sogni dove allora assurge a simbolo di un desiderio di cambiamento oppure del suo contrario, l’angoscia per un cambiamento che non si desidera, che ci tormenta, che ci preoccupa. Molto spesso può indicare un tema di morte e rinascita della persona che abbandona il vecchio per incontrare il nuovo. E in questo senso, allora, è un augurio per tutti: buon trasloco!

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