Il radiotelescopio Big Ear (grande orecchio) dell’Ohio State University era in funzione dal 1974 nell’ambito del Progetto SETI (acronimo per Search For Extraterrestrial Intelligence) per la ricerca di segnali radio di origine extraterrestre.
Alle 23 e 16 minuti del 15 agosto 1977, a Columbus, costa orientale degli Stati Uniti, Big Ear sta lavorando come al solito in automatico, quando registra la sequenza alfanumerica 6EQUJ5, corrispondente a un segnale della durata di circa 72 secondi.
L’astronomo Jerry Ehman stampa i dati elaborati dal computer e, scorrendo i tabulati, nota una stringa di sei caratteri completamente diversa da quelle abitualmente registrate. Il suo sbalordimento è tale che a margine del tabulato annota con un pennarello rosso la sola esclamazione «Wow!»
Per le sue caratteristiche, il segnale, da allora noto a tutta la comunità scientifica come “segnale wow”, venne da molti ritenuto di provenienza esterna al nostro pianeta e al Sistema Solare e più precisamente emesso dalla regione prossima alle tre stelle conosciute come Chi Sagittarii.
I ricercatori continuarono a lungo a monitorare la zona da cui sembrava provenire il segnale, ma non fu più possibile rilevarlo. Secondo Frank Drake, cofondatore del SETI, ciò significava che il segnale era stato inviato da una civiltà lontana, che avrebbe trasmesso un fascio spaziale ristretto e di breve durata, in modo da focalizzare l’energia e renderla captabile da grandi distanze.
Altri, invece, ritennero che il segnale fosse di diversa origine, ad esempio, ipotizzarono un disturbo nella ricezione radioastronomica causato da turbolenze di plasma interplanetario o da lontanissime pulsar.
A distanza di oltre quarant’ anni, dopo che sembra essere decaduta anche l’ipotesi, avanzata nel 2015 da un docente del St. Petersburg College, Antonio Paris, secondo cui il segnale sarebbe stato emesso da una cometa, nel 1977 alla portata di Big Ear ma scoperta soltanto nel 2006, il mistero del “segnale wow” è tuttora irrisolto.
Rimaniamo dunque in attesa di ulteriori confutazioni o magari di nuovi, più comprensibili messaggi da parte di intelligenze extraterrestri.
Nel frattempo, nel 1998, Big Ear è stato smantellato e il terreno, dove era installato, venduto ad un privato, che vi ha realizzato un campo da golf.
