Fu la Regina Margherita di Savoia ad inaugurare il 18 agosto 1893 il rifugio alpino più alto d’Europa, a 4.554 metri sulla vetta della punta Gnifetti, nel gruppo del Monte Rosa. La capanna, che ancora oggi mantiene il record di rifugio più alto d’Europa, fu costruita a valle e poi trasportata, prima con i muli e poi a spalla, fino alla vetta, ed infine montata. La realizzazione costò un po’ più di 17 mila lire e per l’accesso fu stabilita una tassa di una lira.
Fa una certa impressione pensare ad una regina che si inerpica fino a quota 4.554 metri per una inaugurazione. Raggiungere il Rifugio, ancora oggi, è impresa possibile, ma da affrontare solo se ben allenati e con la giusta attrezzatura: abbigliamento da alta montagna, occhiali da ghiacciaio, scarponi da ghiacciaio, ramponi, piccozza.
La costruzione originaria fu demolita nel 1979 e al suo posto fu realizzata una nuova struttura che conta 70 posti letto. Oltre a funzionare come rifugio, è sede di una piccola biblioteca e di una stazione meteorologica attrezzata con sensori per le previsioni del tempo e per studi climatici. È notizia di questa estate che i termometri della stazione meteorologica Regina Margherita hanno registrato temperature da record: 10 gradi alle otto di sera. Da quando è entrata in funzione, nel 2002, non era mai successo, neppure nella caldissima estate del 2003.
Un ulteriore segnale allarmante per il clima che ci giunge dalle vette d’Europa.
