DAILY LA DATA

2 dicembre 1901
Gillette inventa le lamette

L’americano King Camp Gillette ottiene il brevetto per il rasoio di sicurezza con lamette usa e getta in cui rimane scoperto soltanto il bordo della lama. Prima dell’avvento di questo signore il rasoio era praticamente un’arma e rischiavi la vita tutte le volte che ti radevi: era il cosiddetto “rasoio a mano libera” che richiedeva fermezza nell’utilizzo. Non ha caso molti assassini ne hanno fatto uso e sempre non a caso offrire la gola al barbiere è a tutti gli effetti un atto di fede.

Per molti maschi, la barba, può essere un ornamento irrinunciabile, un impegno, un fastidio. Nell’antica Grecia la barba folta era segno di saggezza, mentre per gli Egizi radersi era considerato, oltre che una regola igienica, un dovere religioso; presso gli Ebrei, invece, il taglio della propria barba era considerato un atto sacrilego.

Il rasoio ha quindi origini antichissime. Il capostipite dei rasoi ancora in uso è del 1847 quando William Henson, inventore inglese, produsse hoe type razor, ovvero rasoio a zappa, rendendolo molto più maneggevole; le lamette, però, erano ancora prodotte per forgiatura (come quelle del rasoio “a mano libera”) e richiedevano la riaffilatura periodica.

Ed ecco che nel 1899, il nostro Gillette, sino ad allora venditore di tappi di bottiglie, deposita un brevetto per una «nuova arte di fabbricazione e uso dei rasoi» anche se l’invenzione non è ancora perfetta. Tutti i tecnici che interpella gli rispondono la stessa cosa: «Non è possibile produrre acciaio duro, sottile e a buon mercato per creare delle lame usa e getta».

Sino a quando non incontra William Nickerson, laureato al Massachussets Institute Technology. L’uomo progetta i macchinari necessari per produrre le lame per i rasoi, mentre King si occupa di assicurare il sostegno finanziario all’attività. Nel 1901, fondano l’American Safety Razor Company e depositano un nuovo brevetto. La produzione dei nuovi rasoi inizia solo nel 1903: le lamette vengono vendute in confezioni, mentre il manico singolarmente. Bisogna dire che nessuno gridò al miracolo, tant’è che nel primo anno di produzione vende solo 51 rasoi e 168 lamette. E il costo per produrre le lame è più alto del prezzo di vendita.

Ma Gillette era un uomo che voleva essere ricordato dalla storia e non si perse d’animo. Da bravo inventore,ebbe una grande idea e iniziò a distribuire i manici gratis, al fine di aumentare la vendita delle lame. Inizia una massiccia campagna pubblicitaria sui giornali maschili americani ed europei, mettendo la sua faccia su ogni confezione di lamette. Si potrebbe quasi azzardare che, circa mezzo secolo prima, King Gillette “inventò” il brand. Fatto è che nel 1906, solo due anni dopo, vengono venduti 12 milioni di lame, con profitti per oltre 90 mila dollari.

Ma la svolta decisiva che cambiò definitivamente le abitudini arrivò con la Prima guerra mondiale: i contingenti di soldati americani erano dotati del moderno rasoio Gillette e avevano l’obbligo di radersi quotidianamente, per assicurare l’efficacia delle maschere antigas, nel caso di un attacco con gas letali. Questa abitudine rappresentò un formidabile strumento di promozione e al termine del conflitto molti ex soldati mantennero il rito della rasatura quotidiana anche nella vita civile.

«La prima lama estrae il pelo e la seconda lo taglia più a fondo», diceva la pubblicità, ma sembra di parlare di preistoria considerato che siamo arrivati ad avere sino a cinque lame di cui, almeno tre, non sappiamo che facciano…