DAILY LA DATA

21 settembre 1995
Il miracolo del latte in India

Tutto iniziò all'alba, in India, in un tempio alla periferia di Delhi, quando il latte offerto ad una statua di Ganesh scomparve come se niente fosse

In quel giorno il mondo parve impazzire. Da New Delhi a Londra, ma anche a Roma, pare che alcune statuette di divinità indù si siano messe a bere latte. Ganesh, il dio dalla testa di elefante, sembra il più assetato.
Tutto iniziò all’alba, in un tempio alla periferia di Delhi, in India, allorché il latte offerto ad una statua di Ganesh scomparve, come se niente fosse. La notizia si diffuse velocemente attraverso tutto il paese e, in poco tempo, migliaia di persone si misero a offrire del latte agli Dei, constatando stupefatti che esso spariva. Milioni di persone affermarono che anche le piccole statue collocate in casa “bevevano” il latte offerto.

A Londra si raccolgono, davanti ai templi, code lunghissime di fedeli, ognuno con una bottiglietta di latte ed un cucchiaio. Anche all’Indian Emporium di Roma la statuetta di ferro della divinità indù con la testa di elefante non si stanca di bere. Nel complesso Olimpo induista stracolmo di simbologie, Ganesh è uno degli Dei più amati e venerati, a cui sono dedicati templi e grandi feste di massa. E’ il dio della saggezza con la testa di elefante, dispensatore di successo, colui che supera gli ostacoli, patrono degli scrittori perché la leggenda vuole che sia stato lui a mettere per iscritto il Mahabharata, così come il latte rappresenta abbondanza e benessere. Per i fedeli fu il segno che una grande anima stava arrivando, come avvenne con Krishna o Gesù Cristo.

Ma forse queste divinità erano solo invidiose delle Madonne Piangenti che da sempre calcano la scena. Giusto il 2 febbraio 1995 La Madonnina di Pantano, a 12 chilometri da Civitavecchia, aveva pianto sangue. Il vero miracolo di questi fenomeni è il giro d’affari che produce, un esempio per tutti è il santuario di Medjugorje. Il culto e il pellegrinaggio che si muove da 36 anni attorno alla Madonna produce un giro d’affari da undici miliardi di euro.
E se proprio vogliamo parlare di un concreto miracolo del latte, ricordiamo il crac Parmalat dove Calisto Tanzi creò un buco da 14 miliardi di euro e messo in crisi 150.000 risparmiatori. Il miracolo lo compirono gli operai e gli impiegati, con i sindacati e i pochi manager superstiti, prendendosi la fabbrica e salvandola.