Il 22 febbraio 1997 gli scienziati del Roslin Institute, un centro di ricerca scozzese a pochi chilometri da Edimburgo, annunciano la nascita, avvenuta il 5 luglio dell’anno precedente, del primo mammifero, una pecora, clonato con successo da una cellula somatica: Dolly. Il nome fu scelto in onore della cantante country Dolly Parton, una donna prosperosa e la cellula usata per la clonazione era stata una cellula mammaria.
Benché oltre alla condanna morale di una consistente parte dell’opinione pubblica, anche la comunità scientifica abbia sollevato molte critiche su come sia stato condotto l’esperimento e sugli effettivi risultati ottenuti, la clonazione di Dolly è considerata una delle più importanti scoperte scientifiche per il contribuito dato allo sviluppo delle biotecnologie ed alla comprensione dei meccanismi epigenetici che regolano lo sviluppo cellulare.
Precocemente invecchiata al di là dei parametri dettati dalla natura, Dolly morì il 14 febbraio 2003 ed il suo corpo è stato imbalsamato e poi esposto al National Museum of Scotland.