IL NUMERO

23.000.000.000

Ventitré milioni. È la cifra in euro che l’Italia spende ogni anno per le forze armate, 64.000.000 al giorno, dei quali oltre 5.500.000.000 in armamenti, pari a 15.000.000 di euro al giorno.

Questo dato è contenuto nel rapporto annuale sulle spese militari italiane, elaborato dal MIL€X, l’Osservatorio sulle spese militari, e presentato alla Camera dei deputati all’inizio del 2017. Il giornalista Enrico Piovesana, insieme a Francesco Vignarca (ricercatore e analista, coordinatore nazionale della Rete italiana per il disarmo), ha elaborato un approfondito e articolato dossier sul tema, ripreso dalla stampa nazionale e dai principali siti di informazione.

Secondo Piovesana, il rapporto del MIL€X evidenzia, peraltro, un costante aumento della spesa, il 21% nelle ultime tre legislature, pari all’1,4% del PIL nazionale. «È la stessa percentuale PIL dei Pesi Nato, esclusi gli Stati Uniti – scrive in una sintesi pubblicata sul portale sbilanciamoci.it – ma ancora troppo poco per l’Alleanza atlantica, che chiede di arrivare al 2% in base a una decisione (mai sottoposta al vaglio del Parlamento) che incoraggia a spendere di più, invece che a spendere meglio, secondo una logica distorta che arriva al paradosso quando la NATO si congratula con la Grecia per la sua spesa militare al 2,6% del PIL, ignorando la bancarotta dello Stato ellenico».

Sullo “spendere meglio” c’è da fare qualche considerazione, visto che l’Italia sborsa molto e male: Il 60% delle spese alimenta gli ingranaggi della struttura, ovvero il  personale, che, citando ancora Piovesana, da una sintesi del dossier, è «elefantiaca e squilibrata fino al

paradosso di avere più comandanti che comandati, più anziani ufficiali e sottufficiali da scrivania, che graduati e truppa giovane operativa». Circa il 30%, anche in questo caso in forte crescita, è speso per acquistare le armi tradizionali.

Viceversa si investe poco o nulla per difendersi dagli attacchi informatici e dalla cosiddetta “cyberwar”: solo 150 milioni nel 2016 e nessuna voce in materia nel 2017.

Fonte:

Spese militari, l’Italia in prima fila