Se fumo, alcool, obesità, inattività fisica, eccessiva esposizione al sole, dieta ad alto contenuto di zuccheri, carni rosse o processate, e a basso contenuto di frutta, legumi e vegetali fossero eliminati, si potrebbe prevenire il 40 per cento dei tumori. È quanto emerge dallo studio di un gruppo di scienziati dell’Istituto europeo di oncologia, appena pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Genetics” del quale dà conto un articolo su “Il Corriere della Sera”.
Un altro 15 per cento dei tumori nel mondo sarebbe evitabile ricorrendo alle vaccinazioni contro quei virus e batteri che causano il cancro: il virus Hpv che favorisce il cancro della cervice e della faringe, l’Hbv quello del fegato, il batterio Helicobacter pylori quello dello stomaco.
Anche l’esposizione ad agenti inquinanti ambientali, occupazionali o industriali è causa di una frazione dei tumori. Purtroppo, però, a parte alcune eccezioni, come ad esempio l’amianto, non si è ancora ben capito quali siano esattamente e quanto incidano.
Lo studio metterebbe in discussione l’affermazione di quanti sostengono che ci si ammala per caso o per sfortuna e che le morti da tumore sarebbero attribuibili solo alla «cattiva sorte».