Chi era Pancho Villa? Persino il nome con cui è universalmente conosciuto non è vero, in realtà si chiamava José Doroteo Arango Arámbula. Su questo personaggio è stato scritto molto, le sue gesta sono state narrate in tanti modi diversi, esaltato come grande rivoluzionario, oppure descritto come un sanguinario bandito, diventato rivoluzionario per caso.
Era nato il 5 giugno 1878 a San Juan del Río da una famiglia di mezzadri. Rimasto orfano era diventato il capofamiglia. Quando aveva 16 anni aveva ferito – qualcuno dice ucciso – un uomo potente che aveva molestato la sorella ed era stato costretto a nascondersi in montagna, diventando fuorilegge. Era allora che aveva assunto lo pseudonimo di Pancho Villa.
Nel 1910, aderì alla rivolta contro il dittatore Porfirio Díaz, appoggiando il suo oppositore Madero, che aveva promesso un’ampia riforma agraria, e si distinse nella conquista di Ciudad Juárez, nel maggio del 1911, decisiva per la vittoria di Madero. La Rivoluzione messicana, di cui Pancho Villa fu indiscutibilmente uno dei grandi protagonisti, iniziata nel 1910, sarebbe proseguita fino al 2017, registrando divisioni interne e conflitti fra gli insorti, grandi vittorie militari e successive sconfitte.
Nel 1917, il presidente Vetustiano Carranza varò una Costituzione che prevedeva norme a tutela dei lavoratori ma solo una parziale redistribuzione delle terre e per questo i contadini continuarono la lotta, senza ottenere però altre decisive vittorie. Nel 1920, Villa accettò di deporre le armi e di ritirarsi a vita privata nella fattoria che l’allora presidente provvisorio Adolfo de la Huerta aveva messo a sua disposizione. Tre anni dopo, il 20 luglio 1923, fu assassinato a El Parral, nello Stato di Chihuahua, mentre si recava in auto ad un battesimo, probabilmente su diretto mandato o istigazione del nuovo presidente Álvaro Obregón. La Dodge in cui si trovava Villa al momento dell’assassinio, è conservata nel Museo Storico della Rivoluzione Messicana di Chihuahua.
La storia di Pancho Villa, può essere letta in modi diversi, ma merita di essere conosciuta, perché in ogni caso, Villa è una figura complessa e affascinante, uno dei protagonisti della prima grande rivoluzione del Novecento.
Scrive Paco Ignacio Taibo II, a proposito del suo libro Un rivoluzionario chiamato Pancho: «Che sia il lettore ad assumersi la responsabilità di interpretare, di valutare, di stabilire le affinità, l’amore o la riprovazione». Per chi voglia approfondire, oltre alla biografia di Ignacio Taibo II (Marco Tropea Editore, 2007), anche il libro Il Messico insorge di John Reed. Come corrispondente di guerra, Reed fu per quattro mesi al seguito dell’esercito di Pancho Villa e raccolse le cronache di quei giorni. Il libro fu pubblicato col titolo titolo Insurgent Mexico da D. Appleton&Co., New York, nel 1914. In Italia è stato pubblicato da Einaudi, nella collana Gli struzzi, nel 1979.