CRITICA FUMETTI

Batman: gli 80 anni
del supereroe più amato

Batman compie 80 anni, ma non li dimostra e ancora continua ad affascinare generazioni di fan

Batman compie 80 anni, ma non li dimostra e ancora continua ad affascinare generazioni di fan. Che sia un fumetto, che riempia gli schermi cinematografici e televisivi, con effetti speciali e mirabolanti scenografie, che sotto la maschera ci sia il tenebroso George Clooney o l’impacciato Michael Keaton del visionario film di Tim Burton, l’uomo-pipistrello piace, colpisce e stupisce. Anche nell’anno in cui compie i sedici lustri e la Warner Bros prova a creare un proprio universo cinematografico, basato sui fumetti della DC Comics, contrapposto a quello Marvel della Disney. Cosa che ha prodotto discussioni a non finire tra addetti ai lavori e appassionati, per il modo in in cui è stato trasposto Batman, impersonato dall’attore Ben Affleck.

Il pipistrello, infatti, resta uno dei supereroi più celebri al mondo, secondo soltanto al “collega” Superman. Anche per l’origine del personaggio stesso, che contribuisce a rafforzarne il fascino. I due padri di Batman-Bruce Wayne, Bob Kane e Bill Finger della DC, infatti, trassero spunto da due grandi protagonisti della letteratura: il Conte di Montecristo dell’omonimo romanzo di Alexander Dumas, uscito nel 1846, e Zorro, il personaggio principale del romanzo breve La Maledizione di Capistrano dello scrittore canadese Johnston Mccully, pubblicato nel 1919.
Con il primo, Batman condivide l’epopea del viaggio e il ritorno a casa: nell’opera monumentale di Dumas, il protagonista Edmond Dantès, dopo esser stato ingiustamente accusato di bonapartismo, viene rinchiuso nel Castello d’If per quattordici anni, durante i quali viene istruito dal compagno di cella, l’Abate Faria, che gli rivela il nascondiglio di un enorme tesoro, sull’isola di Montecristo. Dantès evade, raggiunge l’isola, trova il tesoro, diventa ricchissimo e cambia la propria identità in quella del Conte di Montecristo, raffinato quanto misterioso personaggio, affiancando a questa altre false identità tra cui Sindbad il Marinaio e l’astuto Abate Busoni. Il suo unico obiettivo è la vendetta contro chi lo ha ingannato e lo ha privato della libertà, dell’amore della sua donna (sposata a uno dei traditori) e del padre (morto durante la prigionia del figlio), ma anche di aiutare chi si era comportato onestamente con lui.

Bruce Wayne-Batman ha origini molto simili: dopo la tragica vicenda dell’assassinio dei genitori per mano del criminale Joe Chill, quando era solo un bambino, il giovane Bruce parte per l’Oriente dove viene addestrato nelle arti marziali, che ne temprano il fisico e ne rendono la mente acuta, aperta e in grado di controllare anche le sue capacità fisiche. Tornato nella cupa e corrotta Gotham City, ormai in mano ai boss mafiosi Carmine Falcone “il Romano”, Salvatore “Sal” Maroni e Anthony Zucco, si divide in due identità: di giorno è Bruce Wayne, giovane e affascinante scapolo miliardario che si disinteressa di tutto e spende soldi in opere benefiche; di notte è Batman, il pipistrello che combatte i criminali spaventandoli con il suo travestimento.

Proprio la doppia identità di uomo ricco e sfaccendato e contemporaneamente di nero eroe mascherato, lo riconduce a Zorro, altro personaggio che sotto il mantello nasconde il giovane aristocratico scansafatiche Don Diego De la Vega, figlio di un ricco proprietario terriero californiano, talmente fannullone da delegare a un sostituto il corteggiamento della fidanzata. In realtà Don Diego, indossata maschera e mantello, con il nome di Zorro (che significa volpe), la notte colpisce chiunque opprima i deboli. Nel fumetto DC, il giovane Bruce Wayne è un grande ammiratore di Zorro e proprio da lui prende l’idea del travestimento. Ma la volpe e il pipistrello hanno anche un’altra cosa in comune, il loro fido maggiordomo: Wayne è cresciuto grazie all’amore e alle cure di Alfred, discendente di una lunga dinastia di maggiordomi britannici e insostituibile aiutante del “signorino Bruce”, l’unico che conosce la sua doppia identità; mentre Don Diego ha un alleato in Bernardo, servitore muto della famiglia De la Vega.

Storie simili, che alimentano la fantasia umana, da sempre alla ricerca del confine tra il bene e il male, una linea sottile dove si cela la speranza che sia il bene a trionfare. Se non nella vita, almeno a Gotham City succede…

Buon compleanno Batman!!