DAILY LA PAROLA

Cinocefalo

L’archetipo di una ibridazione umano-canina o umano-lupesca è presente praticamente in tutte le culture e a ogni latitudine

Rapporto agente Carter, parte 34-5

Il termine cinocefalo è di chiara origine greca; il mito di divinità zoomorfe che assumono caratteristiche canine o di esseri umanoidi con tali sembianze si trova in tutte le culture umane; leggende esplicite su uomini-cane mancano nelle Americhe e nell’Africa più meridionale, ma l’archetipo di una ibridazione umano-canina o umano-lupesca è presente praticamente ovunque.

Nella trattatistica medievale, i cinocefali vengono inseriti fra i vari popoli mostruosi quali gli Sciapodi e i centauri, creature localizzate nella periferia del mondo cristiano o addirittura oltre, come in India; un luogo principale di residenza dei cinocefali è localizzato attorno al Mar Nero; in parallelo alcune leggende turche antiche ci parlano dei Baraks, una razza di creature bellicose e spietate dalla testa di lupo, mentre un cronista musulmano ci riporta di una comunità nascosta di questi esseri nelle vicinanze di Sumatra.

Paolo Diacono afferma nella sua cronaca sui Longobardi come alcuni di questi vantassero di avere guerrieri cinocefali fra le proprie file per spaventare i nemici; allo stesso Carlo Magno è attribuito un motto di spirito nei confronti dei popoli norreni, paragonati a lupi assassini (ricordiamo la leggenda dei berserkr).

La costante antropologica consiste sempre nel caratterizzare uomini mostruosi con tratti lupeschi o canini con una serie di caratteristiche negative quali ferocia esagerata e incapacità di controllare i propri istinti bellicosi, alimentari e vendicativi; eppure, le figure positive con tratti di cinocefalo e l’apertura di alcuni cronisti medievali a una loro possibile appartenenza al genere umano possono rivelare un’ambivalenza nei confronti di queste figure.

Il maggior contro-esempio si trova nel canone cristiano e riguarda San Cristoforo santo combattente, che nella cultura bizantina viene raccontato come un guerriero cinocefalo che, dopo la conversione, mette le sue capacità combattive al servizio della giustizia cristiana; nelle icone bizantine viene rappresentato come un autentico uomo cane, spesso in atto di proteggere e accompagnare Gesù bambino o di collaborare con altre figure sacre.

Rapporto agente Carter, parte 34-6

Tra lupi mannari delle storie e dei film di ispirazione gotica e i cartoni animati, siamo letteralmente circondati da cani parlanti o umanoidi; basta accendere la televisione e se ne avvista uno nel più prossimo cartone animato.

Nei telefilm e nei cartoni animati sono diventati persino eroi.

Rapporto agente Carter, parte 36-7

Stando alle misurazioni dei nostri esperti, deve essere caduto nel Mar D’Azov, ad una profondità tale da pensare che eventuali occupanti non abbiano avuto difficoltà a evacuare e raggiungere la costa, nel caso siano sopravvissuti all’impatto.

Il professor Karlsberg ha osservato che la data stimata per l’impatto dell’oggetto non identificato dovrebbe essere più o meno contemporanea alla datazione attribuita alle migrazioni indoeuropee descritte nella teoria antropologica Kurgan.