DAILY LA PAROLA

Grillismo

La parola sarebbe stata usata per la prima dal giornalista Michele Serra sul quotidiano La Repubblica nell'ormai lontano 2007
ph ANSA

Il neologismo si riferisce al movimento creato e ispirato dal genovese Beppe Grillo, leader politico, attore (per lo più comico, a volte un po’ tragico) e cabarettista. Nasce dal suo cognome con l’aggiunta di  “-ismo”, suffisso di cui qualcuno, dopo la fine della guerra fredda, aveva erroneamente profetizzato il declino.

Ormai comunque la parola non è più molto “neo”, visto che l’avrebbe usata per la prima il giornalista Michele Serra sul quotidiano La Repubblica, nel lontano 2007: l’ironico editorialista commentava il V-Day (Vaffa-Day), che l’8 settembre di quell’anno, con varie manifestazioni in giro per l’Italia, sancì la nascita del focoso (quanto permaloso) partito post-moderno consacrato da Grillo: il Movimento 5 Stelle. Nel giro di alcuni anni la questione è diventata molto seria, così da scoraggiare ulteriori ricorsi all’ironia, nonostante alcuni insensibili critici del movimento siano stati sorpresi a storpiare l’ormai ex neologismo in “grullismo”. Ovviamente l'”ismo” di Grillo ha generato altri nuovi termini, come “grillino” (il fan) e “grilleide” (la saga).
Oggi, dodici anni dopo quel 2007, c’è chi sostiene che anche il grillismo appaia un “ismo” quasi desueto, come d’altra parte il vaffanculismo, un tempo praticato con entusiasmo dai suoi seguaci, incitati dal loro leader. Il passaggio dal movimentismo al partitismo e al governismo fa questo effetto, un po’ come capita a noi umani, che da giovani siamo per lo più incendiari e da anziani diventiamo quasi tutti pompieri. In attesa di altre rivoluzioni, involuzioni e nuovi neologismi, possiamo sfogarci inseguendo qualche radice etimologica ancora più vetusta: il cognome Grillo (diffuso in tutta Italia) deriva dal latino grillus, che a sua volta è il termine onomatopeico derivato dal verso del grillo maschio, “gri-gri”.