IL NUMERO

109.700.000

In lettere, così è più chiaro: cento nove milioni e sette cento mila. È il numero dei morti per guerre dal 1900 al 1995 nel mondo, pari al 44 per mille della popolazione: in altre parole quasi 5 persone ogni cento esseri umani.

In tutto l’Ottocento sono stati 19 milioni, 16,2 per mille, quasi 2 ogni cento, e si tenga conto che dopo il 1995, in questi ultimi 22 anni, si è combattuto ancora, eccome se si è combattuto.

Soltanto durante il Secondo conflitto mondiale i decessi sono stati 53.547.000 di cui il 60% vittime civili. È quasi il 49% dell’atroce numero di oggi, la maggioranza, il 51%, la detengono le guerre dopo quella che si sarebbe sperato fosse l’ultima.

Dopo quel disumano bagno di sangue, nel secondo dopoguerra, i conflitti con il maggior numero di perdite umane sono state la guerra di Corea dal 1950 al 1953 con 3 milioni di morti e il Vietnam dal 1960 al 1975 con 2 milioni e 358 mila morti di cui il 58% civili.

Fonti: World Military and Social Expenditures, 1991, Washington.

World Priorities, 1996

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