IL NUMERO

15.850

Questo è il numero di testate nucleari presenti attualmente nel mondo. 7.260 appartengono agli Stati Uniti, 7.500 alla Russia e a seguire gli altri sette stati, in ordine decrescente, che ne sono in possesso: Francia, Cina, Gran Bretagna, Pakistan, India, Israele e Corea del Nord.

La punta massima di testate nucleari attive è stata nel 1985: 65.000, scese a circa 17.300 testate nucleari totali alla fine del 2012, di cui 4.300 operative ed il resto in riserva, una distinzione assai esile, essendo le seconde rapidamente attivabili. La consistente riduzione delle armi nucleari è dunque derivata dalla fine della guerra fredda.

Il “Trattato di non proliferazione nucleare” (TNP), entrato in vigore il 5 marzo 1970, indicava come “Stati con armi nucleari” quelle nazioni che avevano assemblato e testato ordigni nucleari prima del 1 gennaio 1967: Stati Uniti d’America, Russia (succeduta all’Unione Sovietica), Regno Unito, Francia e Cina, ovvero i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Questi Stati spesso vengono definiti con l’espressione “club nucleare”.

Oltre a queste, altre quattro nazioni, non aderenti al TNP, hanno sviluppato e sono in possesso di armamenti nucleari: India, Pakistan, Corea del Nord (aderente al TNP nel 1985 ma ritiratasi da esso nel 2001) ed Israele (sebbene il governo israeliano non abbia mai confermato ufficialmente di possedere un arsenale nucleare); lo status di queste nazioni circa gli armamenti nucleari non è formalmente riconosciuto dagli organismi internazionali, ma è contemplato nelle pianificazioni strategiche dei principali Stati nucleari.

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