DAILY LA PAROLA

Scintilla

La luminosità, l'intensità e la brevità sono le sue caratteristiche

Questa parola  si porge all’immagine visiva come un evento brevissimo, istantaneo, splendente. La sua immagine appare e  scompare nel momento. Paradosso naturale che   scalfisce la  mente entrando, in modo repentino, nella nostra percezione fino a scompaginare le sue coordinate motorie. La brevità dell’evento è misura inversa della traccia profonda che scava:  la scintilla è legata alla nascita della vita in tutte le sue forme e, nella storia propriamente umana, la “scintilla delle scintille” ci riporta alla nascita della Coscienza: quale scintilla potrà essere considerata più importante di quella che ha determinato il sorgere di questa prodigiosa facoltà che appartiene solamente al genere umano e determina la sua specificità nella vita di tutto l’ecumene? La vita, con la sua caratteristica evolutiva, è uno scoccare continuo di scintille, un potenziale elettromagnetico infinito che spinge con forza inaudita il processo evolutivo umano e trascende la nostra percezione di questo universo, conosciuto e non.

Il  vocabolario analizza la parola e la classifica razionalizzandola, magari togliendo  la magia, quell’alone di luce  o il vorticoso gioco di colori che caratterizza il suono e il corpo di questa parola, ma che è ragione necessaria per delucidare i sensi plurimi che questa parola antichissima ha assunto nel tempo.

Ecco i principali significati indicati dal vocabolario Treccani:

Scintilla s. f. [lat. scintilla]. – 1. a. Particella minutissima incandescente che si distacca dalla selce o da altre pietre o metalli percossi o sfregati con energia, e che si spegne rapidamente.b. In fisica, fenomeno luminoso che accompagna la scarica elettrica in un dielettrico;3. fig. a. Sprazzo, illuminazione improvvisa delle facoltà intellettive o creative dell’ingegno. b. Causa determinante di qualche cosa, occasione che provoca il verificarsi di fatti, condizioni o situazioni potenziali: la sc. della passionedell’odioquella provocazione fu la sc. della rivolta.  d. fam., scherz. Fare scintille.

Come si legge sopra, la parola scintilla è usata moltissimo e nei contesti più vari, da quelli simbolici a quelli scientifici, ma sempre provoca nel nostro immaginario la scintilla che lampeggia improvvisa nella mente. Naturalmente la sua dimensione e il suo spessore dipendono  dalla persona e dalla sua formazione culturale: nell’uomo primitivo che accendeva il fuoco con la selce aveva una dimensione esistenziale e pragmatica in quanto dallo scoccare della scintilla poteva dipendere la sua stessa sopravvivenza, mentre oggi, nella versione moderna, la scintilla non solo accende il gas del fornello della cucina, ma è la base di un delicato esame come la scintigrafia. Possiamo poi constatare come la parola scintilla sia legata in senso metaforico alla  pura dimensione dell’anima o della mente; dunque sottile, affatto materiale. Una dimensione psicologica che si nutre  dello scoccare di una ispirazione poetica o filosofica oppure può essere collegata al sentimento dell’odio come allo “scoccare”di una passione amorosa (la freccia amorosa dall’arco di Cupido). La scintilla e la freccia “scoccano” in una similitudine immaginaria di velocità, rapidità e immediatezza.

La dimensione psicologica più profonda e importante è quella legata allo sviluppo della personalità di ogni singola persona, la scintilla personale, quella che non ha uguali con nessuna altra forma, una scintilla particolare che se scocca fa di un individuo perso nell’indifferenziato un individuo che si ” individua” – come pensa C.G. Jung – cioè diviene una persona differenziata dal contesto in cui vive e soprattutto realizza tutto ciò per cui era stato chiamato dalla vita a rappresentare.

Nella complessità del processo di individuazione ci sono scintille particolarmente difficili, complicate: cosa dire della scintilla legata alla follia? O della scintilla divina? Sono due dimensioni della stessa metafora dato che la follia e il divino sono sempre stati apparentati nella prassi sia della vita religiosa che di quella legata alla dimensione umana. San Francesco si proclamava “pazzo” di Dio, così come di fronte al crocefisso di Gesù Cristo una scintilla divina determinò il suo futuro di santo e di uomo.

Quanti psichiatri hanno osservato la scintilla della pazzia balenare negli occhi di un paziente? Semplice luminosità di una vita dissociata e sprofondata nella follia? Chi può dirlo? La scintilla inabissa il suo essere, la sua corposità, nel mistero della vita. Genio e follia paiono essere spesso la faccia di una stessa medaglia, la genialità provoca disadattamento e, come facilmente si può capire, la mediocrità è figlia della normalità, dove la scintilla si è ormai spenta nel quieto vivere.

La vita stessa di ogni persona  può essere immaginata come una scintilla che rapidamente si accende e altrettanto rapidamente si spenge. Se paragonate al fluire eterno del tempo, cosa rappresentano nel cosmo qualche miliardo di scintille che rapidamente si accendono e altrettanto rapidamente si spengono assorbite dal grande buco nero della Coscienza universale?

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