POESIE ZIBALDONE

E se fosse solo silenzio?

E se fosse solo silenzio?
Quello pastoso.
Denso e vischioso
che, scivolando
nelle vene s’apprende.
Marea d’unguento
che alle pareti, s’addensa;
cristallizzandosi come miele
dal freddo indurito.
Incernierando alle spalle
nel suo lento inesorabile avanzare
ogni millimetro al rumore.
Annientato. Corroso.

Come lo sfrigolio di acido caustico
sugli orli sfrangiati dell’anima.
Tabula rasa di ogni lieve suono.
Anche quello dei pensieri…
Sino a soffocarne qualsiasi
sotterranea vibrazione.
Il tempo sospendere.
Al tempo, negarsi.

Se fosse solo il silenzio
il padrone assoluto.
Il vuoto.
Il nulla.
Dove vuoto e nulla
siano l’eterno silenzio
dal sé.
Se fosse solo il silenzio
il mio cibo
il mio nutrimento
il mio mare,
senza resistenza,
annegherei.
Se potessero gli occhi miei
non ascoltare il rumore delle parole
nemmeno di quelle vergate,
li caverei.
Se fosse il silenzio pianta carnivora
mosca mi farei.
Se fosse un taglio,
fiotto di caldo sangue,
il collo mio, a lama affilata
offrirei.

Ma anche il silenzio,
il vuoto,
il nulla
mormora senza sosta
il suo ronzio di sottofondo.
Delle api, le ali
indossa…

 

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