IL NUMERO

1.000

Il 1.000 è misterioso ed ha dato adito, alle interpretazioni più svariate.

Fin dalla più remota antichità cristiana, la frase «mille non più mille», contenuta nei Vangeli apocrifi ed attribuita a Gesù in persona, venne interpretata alla lettera, dando vita alla cosiddetta eresia millenarista o chiliasta (dal greco chilioi, “mille”), da sempre condannata dalla Chiesa Cattolica. Secondo i suoi adepti, prima della fine della storia umana si instaurerà sulla Terra un regno di Cristo della durata di mille anni, senza che il diavolo possa più infierire contro di esso, come ha fatto nei secoli precedenti.

Per questo è nata la tradizione del «mille e non più mille!», secondo cui il compiersi del primo millennio cristiano avrebbe visto il ritorno di Cristo sulla Terra.

La simbologia del numero 1.000 è vasta ed interessante. Una delle più accreditate credenze attribuite al Medioevo vuole che siano stati proprio gli uomini di quei secoli i primi a sperimentare la paura della fine del mondo. Tutto sembra sia scaturito principalmente da quella ormai celeberrima frase.

Altre testimonianze importanti addotte per avvalorare questa tesi sono fornite da chi vede in alcuni passi dell’Apocalisse di Giovanni (Apocalisse 20:1-7) un’ inequivocabile e profetica anticipazione della fine del mondo in seguito alla liberazione di Satana dopo mille anni di prigionia.