IL NUMERO

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È durata meno di 10 giorni l’avventura del “bordello delle bambole” a Torino. Aperto il 3 settembre alla periferia del Capoluogo piemontese da LumiDolls, «il primo marchio al mondo ad offrire l’intrattenimento ludico-sessuale con realistiche e realistici SexDolls» avevamo riportato su TESSERE nell’articolo Cas(ino) di bambola, ha ricevuto nei giorni successivi la visita della polizia municipale. Dal sopralluogo, scrive l’Ansa, è emerso «che l’attività di ospitalità non è a norma di legge: si tratta di un esercizio abusivo dell’attività di affittacamere». Nella tariffa di 80 per mezz’ora in compagnia dei “lavori in similpelle” (parafrasando Blade Runner), infatti, è compreso anche l’uso della stanza. Pertanto sono necessarie le autorizzazioni che vengono rilasciate ad alberghi e affittacamere.

Come se non bastasse, insieme ai vigili si sono presentati anche i tecnici della Asl, che avrebbero riscontrato un livello insufficiente del sistema di pulizia e igiene delle bambole, subito sottoposte a sequestro amministrativo cautelare. Insomma un bel casino, viene da dire senza tanti giri di parole.

Intanto l’attività è stata sospesa e i gestori sono stati diffidati dal continuare finché non si metteranno in regola, oltre a rischiare anche una denuncia per non aver comunicato, come prevede la normativa sugli alberghi, gli elenchi di chi affitta le camere. La palla ora passa al Comune che deve stabilire se sospendere tutte le autorizzazioni e costringere, quindi, il bordello a chiudere i battenti.

Considerando che le bambolone erano impegnate con prenotazioni fino al metà ottobre, a questo punto gli amanti della trasgressione in elastomero termoplastico dovranno ripiegare sulla normale pelle umana….