IL NUMERO

122.500.000

È la stima dei punti decurtati dalla patente degli automobilista italiani, da luglio 2003, al momento dell’introduzione del meccanismo della “patente a punti”, ad oggi.

Il dato è stato reso noto lo scorso maggio dal ministero dei Trasporti, che ha fornito anche la cifra degli indisciplinati al volante, i cui punti rimasti oscillano tra nove e zero: circa 94.000, mentre superano i 20.000 quelli che i punti li hanno finiti e che devono di nuovo sostenere gli esami per prendere la patente.

Ma c’è anche un’altra ricerca interessante, effettuata dall’Osservatorio assicurazioni di “Facile.it”, che ha rielaborato i dati del ministero dei Trasporti, scendendo ancora di più nel dettaglio. Secondo questa ricerca, sono otto le regioni in cui il numero degli automobilisti che ha esaurito i punti è superiore alla media nazionale (0,053%): mettendo in rapporto il numero totale dei patentati con coloro che hanno esaurito i punti, al primo posto spicca il Friuli Venezia Giulia (0,070), seguito dalla Calabria (0,067) e dalla Campania (0,065). In termini assoluti, contando cioè il numero effettivo di chi deve riprendere la patente, al primo posto c’è la Lombardia (3.991 patentati a punti zero), seguita dalla Campania (2.195) e dal Piemonte (1.793). L’area metropolitana più indisciplinata è quella di Napoli (1.560), seguita da Milano (1.355) e Roma (1.347).

«Se si guarda ai dati in ottica provinciale – si legge nella ricerca – in termini assoluti, Napoli è l’area con il maggior numero di automobilisti a 0 punti (1.560) davanti a Milano (1.355) e Roma (1.347), mentre in rapporto al numero dei patentati il primato spetta a Vibo Valentia (0,112) che precede Brescia (0,104) e Reggio Calabria(0.098)».

Infine, una curiosità: secondo “Facile.it”, gli uomini che hanno finito i punti sono lo 0,083% degli automobilisti, contro la percentuale dello 0,010% delle donne; hanno invece raggiunto il massimo credito disponibile, 30 punti, il 47,94% degli uomini ed il 57,80% delle donne al volante.

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