IL NUMERO

13.500.000

Sono tredici milioni e mezzo, ovvero il 22,3 per cento della popolazione, gli italiani che nel 2017 hanno rinunciato a curarsi per motivi economici o per le troppo lunghe liste d’attesa o perché residenti in regioni del cui servizio sanitario non si fidano e che non possono però permettersi di migrare altrove. È quanto emerge dell’Indice di Performance Sanitaria realizzato dall’istituto Demoskopica.

Dallo studio risulta anche che lo scorso anno sono stati oltre 320.000 i “viaggi della speranza” per motivi di cura dalle regioni del sud (i cui bilanci sono in rosso per un miliardo e 200 milioni di euro) a quelle del nord in cui il Servizio sanitario funziona meglio.

La regione top sotto questo profilo è l’Emilia-Romagna, seguita dal Piemonte (che però perde il primo posto), Marche, Veneto, Toscana e Umbria. In coda ci sono Sicilia,  Molise e Calabria, che risale dall’ultima posizione alla terzultima. Al sud le realtà sanitarie migliori sono in Puglia, in Abruzzo e in Basilicata. Dalle regioni più sfortunate chi se l’è potuto permettere è emigrato nelle strutture ospedaliere di quelle più efficienti. E tutti gli altri?