IL NUMERO

13.500.000

Sono 13,5 milioni gli anziani ultra 65enni censiti ad oggi in Italia, di cui 727.000 hanno superato i 90 e 17.000 il traguardo dei 100 anni. Le stime demografiche annunciano una crescita entro il 2030 fino al 26,5% della popolazione.

Insomma l’Italia invecchia e lo fa anche rapidamente (nel 2015 ogni 100 giovani c’erano 161,4 over 65, rispetto ai 157,7 del 2014), complici le famiglie che fanno sempre meno figli e l’allungamento dell’età media. Se non ci fossero gli immigrati a “ringiovanire” il popolo italico, sarebbe ancora peggio.

Usciamo malconci anche dal confronto con gli altri Paesi europei, poiché, al dato del 2014 (l’ultimo disponibile) l’Italia risulta al secondo posto nel processo di invecchiamento della popolazione, preceduta solo dalla Germania. L’Istat

dice che la regione più “vecchia” (246,5 anziani ogni 100 giovani) è la Liguria, mentre la più “giovane” è la Campania(117,3%).

Purtroppo, si invecchia, si muore molto più di quanto si nasce e si alza così l’età media: nel 2016 i nati sono scesi sotto 500.000, mentre il saldo nascite/morti è di -161.791 unità, con un calo della popolazione residente che a fine 2015 si attestava a quota 60.665.551 persone. Il numero dei morti nel 2015 è cresciuto (49.207 in più rispetto all’anno precedente) e la speranza di vita, dopo anni di crescita costante, ha subito una battuta d’arresto, passando da 80,3 a 80,1 anni per gli uomini e da 85,0 a 84,7 per le donne.