IL NUMERO

167,5

È l’altezza, espressa in metri, della Mole Antonelliana. Costruita tra il 1863 e il 1889, è uno dei monumenti simbolo di Torino e dell’Italia e per molti anni è stato l’edificio più alto d’Europa.

Nel 1848 lo Statuto Albertino concesse la libertà di culto alle religioni non cattoliche, questo spinse la comunità ebraica di Torino ad acquistare un terreno per la realizzazione di un nuovo Tempio.

Per la progettazione fu scelto l’architetto e ingegnere Alessandro Antonelli che, in corso d’opera, modificò il disegno iniziale portando l’altezza dell’edificio da 47 a 113 metri.

Le variazioni e il conseguente aumento dei costi e dei tempi di realizzazione, spinsero la comunità israelitica a cedere l’opera al comune di Torino, in cambio del terreno su cui attualmente sorge la sinagoga del capoluogo piemontese.

Negli anni successivi, dal 1873 al 1889 furono aggiunti al pronao e alla cupola a base quadrata già edificati il Tempietto, cioè il doppio colonnato neoclassico al di sopra della cupola, la Lanterna a base circolare e la Guglia a sezione ottagonale sormontata infine dalla statua del Genio Alato posizionato il 10 aprile del 1889 a completamento dell’opera, raggiungendo così l’altezza finale di 167,35 metri.

Le modifiche successive, la sostituzione della statua (abbattuta nel 1904) e il rifacimento della guglia danneggiata da un temporale nel 1953, portano la sua altezza attuale a 167,5 metri.

Dal 2000 ospita il Museo Nazionale del Cinema, Fondazione Maria Adriana Prolo; dal 2001 sulla cupola si trova l’istallazione di Mario Merz il “volo dei numeri” rappresentazione al neon dei primi termini della celebre serie di Fibonacci.

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