Con i suoi 182 metri di altezza, la Statua dell’Unità che ritrae Sardar Patel, lo statista riuscito, subito dopo il 1947, a creare l’Unione Indiana riunificando i 562 piccoli stati preesistenti sul territorio, conquista il primato della più alta statua del mondo. È stata inaugurata a Kewadyia nello stato del Gujarat in occasione del 143mo anniversario della nascita del politico, in mezzo a grandi festeggiamenti e non senza proteste e polemiche.
Realizzata in soli 33 mesi, è stata costruita utilizzando 70.000 tonnellate di cemento, 24.500 di acciaio e 1.700 di bronzo. All’altezza di 135 metri c’è una galleria per osservare il paesaggio a 360 gradi, mentre nel basamento è allestito un museo dedicato alla vita di Patel.
La Statua dell’Unità strappa così lo scettro al Buddha Zhōngyuán, o Spring Temple Buddha, in Cina, alta 128 metri, oltre ai 20 del piedistallo costituito da 1.100 pezzi di rame fuso. Un’altra raffigurazione di Buddha, quella di Laykyun Setkyar in Birmania, con i suoi 116 metri di altezza, 129,5 con il piedistallo, detiene il terzo posto. Al quarto la statua in bronzo di Ushiku Daibutsu, in Giappone, alta 110 metri, con un basamento a forma di foglia di loto, seguita dalla statua degli imperatori Yan e Huang, in Cina alta 106 metri, costituita da 1.100 lamine di rame del peso complessivo di circa 1.000 tonnellate, terminata nel 2007 come risposta alla distruzione, da parte dei Talebani, delle statue di Buddha in Afghanistan.
Sesta un’altra statua del Buddha a Sendai, in Giappone, alta 100 metri. Il settimo posto spetta invece alla statua di Pietro il Grande a Mosca in Russia, alta 96 metri e formata da 600 tonnellate di acciaio inossidabile e bronzo. È stata realizzata nel 1992 per celebrare il 500esimo anniversario della scoperta dell’America, e inizialmente raffigurava Cristoforo Colombo. Un rapido “cambio della testa” ha permesso di riciclare la statua, trasformando la figura protagonista in quella dell’imperatore Pietro I, che governò il Paese per 43 anni.
È poi la volta della celebre statua della libertà, all’imbocco di New York. Fu donata dal popolo francese agli Stati Uniti d’America il 28 ottobre 1886, è alta 93 metri (compresi i 47 del piedistallo) ed è visibile fino a 40 chilometri di distanza. È formata da un’armatura di acciaio rivestita di lastre di rame, pesa 204 tonnellate e raffigura una donna che stringe una torcia e una “tabula ansata”, una tavoletta con un caratteristico ornamento a coda di rondine, su cui è incisa la data della Dichiarazione d’Indipendenza Americana.
Completano la top ten delle statue più alte del mondo il Grande Buddha della Thailandia, 92 metri di cemento ricoperto di vernice dorata e il Buddha di Ling Shan, in Cina, 88 metri, interamente fatta di bronzo.