IL NUMERO

2.700

Il numero esatto non si è mai saputo, probabilmente non lo conosceva nemmeno lei. Però la stima più accreditata parla di 2.700: tante sarebbero state le paia di scarpe possedute dalla moglie del presidente delle Filippine, Imelda Marcos.

Lei che – beffa della storia – fu costretta ad abbandonare il palazzo presidenziale indossando solo un paio di espadrillas come una cenerentola qualunque, era una collezionista avida e compulsiva di calzature, ma anche di abiti e gioielli. A “viziarla” era stato il corrotto consorte Ferdinand Marcos, che la faceva vivere nello sfarzo mentre il popolo era alla fame. Nel 1986, dopo 25 anni di presidenza Marcos, scoppiò la rivoluzione nelle Filippine per liberarsi di quella famiglia che sperperava il denaro dei cittadini.

Le 2.700 paia di scarpe rimasero negli armadi del palazzo presidenziale, così come i circa 4.000 abiti della first lady catalogati dal personale di servizio. Quella collezione più unica che rara di calzature nel 1998 venne dichiarata patrimonio universale: le scarpe in parte andarono all’asta, 800 paia diedero vita al Museo delle calzature di Marikina e altre finirono al Museo Nazionale di Manila.

Nel 2012 la brutta scoperta: gran parte delle scarpe e degli abiti (mal)conservati di Imelda erano stati devastati dagli insetti, dall’umidità e dall’incuria. A dimostrazione che oggetti desiderati e amati come idoli quando non vengono più indossati ritornano squallidi feticci, pronti a essere divorati dal tempo e dall’indifferenza.

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