IL NUMERO

200 milioni

La stessa Wikipedia, alla voce Lista dei bestseller mette in guardia dalla veridicità delle informazioni qui contenute ed al fatto che il Racconto di due città (A Tale of Two Cities) di Charles Dickens del 1859 sia il libro più venduto, quello che avrebbe raggiunto i 200 milioni di copie, seguito da Il Signore degli Anelli (The Lord of the Rings) di J. R. R. Tolkien, uscito fra il 1954 e il 1955 a quota 150 milioni.

Ma la curiosità di TESSERE – che sta pubblicando libri in tiratura limitata, fra le 150 e le 200 copie a titolo in attesa del “botto” (c’è qualcuno, magari partenopeo, che vuol scrivere questa voce?) – era tale che a tal numero non ci si poteva sottrarre.

Spiega l’enciclopedia fatta da chi la legge che «la rilevanza enciclopedica di questa voce o sezione sull’argomento letteratura è stata messa in dubbio» e che essa «è ritenuta da controllare», attingendo a «fonti aleatorie» e senza precisi riferimenti temporali.

Tant’è che su altri siti, come questo per esempio, ovviamente si evidenzia che il libro più diffuso, non necessariamente venduto, è la Bibbia alla quale s’inchina anche Wikipedia citando anche il Corano, la Bhagavadgītā, il Manifesto del Partito Comunista e il Libretto Rosso di Mao – ma non il Libro delle preghiere comuni, caposaldo della tradizionale religiosa anglicana classificato altrove al sesto posto – e, sul fronte più propriamente letterario, Don Chisciotte, I tre moschettieri, Alice nel Paese delle Meraviglie e i singoli Harry Potter, comunemente citati come “best seller” ma che ancora non hanno dati di vendita attendibili.

Il primo italiano risulta essere Le avventure di Pinocchio, a quota 35 milioni, che ovviamente è una bugia. Dei superpremiati consigliamo The Catcher in the Rye, in italiano tradotto Il giovane Holden di J.D. Salinger. Ad ogni modo: buona lettura.

 

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