IL NUMERO

200

Questa è la lunghezza in metri dei bassorilievi spiraliformi che ricoprono la Colonna Traiana che domina i Fori Imperiali a Roma. Scolpita intorno al 113 d.C., raffigura, attraverso 114 scene dal basso verso l’alto, le gesta dell’imperatore Traiano alla conquista della Dacia, l’antica provincia dell’impero romano che comprendeva i territori dell’attuale Romania, parte della Bulgaria e dell’Ungheria.

Le copie in gesso dell’intera decorazione realizzate alla fine dell’Ottocento, sono conservate al Museo della civiltà romana all’EUR e permettono una visione ravvicinata delle complesse scene raffigurate. È considerata la prima scultura tipicamente romana slegata dai canoni tipicamente greci.

Alta 100 piedi romani, 29,78 metri, è costituita da 18 blocchi di marmo sovrapposti dal peso di circa 40 tonnellate ciascuno e dal diametro di 3,83 metri. All’interno, per raggiungere la sommità, si trova una scala a chiocciola di 185 gradini, illuminata da 43 feritoie realizzate in un periodo successivo alla costruzione.

L’opera ha ispirato altre colonne celebrative come la Colonna Vendôme a Parigi eretta da Napoleone I dopo la battaglia di Austerlitz o la Colonna dello zar Alessandro I eretta per celebrare la vittoria su Napoleone.

Per realizzare i Fori imperiali l’imperatore Traiano fece sbancare l’avvallamento che si trova tra  i colli Campidoglio e Quirinale e la colonna ha la stessa altezza di quella sella prima dei lavori di scavo.

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