DAILY LA DATA

29 settembre 1911
Inizia la guerra italo-turca

In occasione della guerra in Libia, Giolitti promosse una campagna di stampa per convincere i più scettici dei vantaggi di questa impresa

Il Regno d’Italia dichiara guerra all’Impero Ottomano il 29 settembre 1911. La guerra italo-turca, dai più conosciuta come guerra di Libia, fu combattuta dalla fine del settembre 1911 al 18 ottobre 1912, per conquistare le regioni nordafricane della Tripolitania e della Cirenaica. Una ambiziosa guerra di espansione coloniale e di “aggressione” durante la quale l’Italia occupò, annettendolo, anche l’arcipelago del Dodecanneso, che rimarrà italiano fino 1945.

Il primo ministro Giolitti, al fine di promuovere la conquista della Libia, promosse in Italia una campagna di stampa per convincere i più scettici, evidenziando gli effetti positivi che tale impresa avrebbe portato alla nazione. Non mancarono comunque gli strenui oppositori, primo fra tutti Salvemini, che definì la Libia “uno scatolone di sabbia”; ostile fu anche la maggioranza massimalista del Partito Socialista. Completamente favorevoli alla conquista furono invece i nazionalisti, i quali, sospinti da una pervasiva retorica, ambivano ad un maggior prestigio per l’Italia, che avrebbe così raggiunto la propria redenzione nazionale.

Nel paese prese vita per la prima volta un sofisticato e complesso meccanismo per la costruzione del consenso, basato sulla manipolazione della parola e dell’immagine, che venne approntato e messo a punto con successo proprio a partire dalla guerra italo-turca, che risultò così vera prova generale di quanto poi si verificò solo tre anni dopo con lo scoppio del primo conflitto mondiale.

La guerra alla fine causò la perdita di circa 3 mila soldati e non portò ai risultati sperati, dato che la Libia si rivelò, per le tecnologie del tempo, povera di materie prime e difficilmente coltivabile.