IL NUMERO

3

Il tre viene considerato il numero perfetto. La scuola di Pitagora fa riferimento a questo numero come simbolo della perfezione in quanto si pone come legame tra l’unità (il numero uno) e la divisione (il numero due).

Il tre è un numero dispari, primo, difettivo.

Nella religione cristiana il numero tre rappresenta la Trinità, raffigurata simbolicamente con l’occhio triangolare.

Gaspare, Melchiorre, Baldassarre: tre i Re Magi.

Nel cortile di Caifa tre volte Pietro nega di essere discepolo di Gesù.

Nel Taoismo e nelle dottrine filosofiche e mistiche cinesi, l’armonia si basa sul legame tra Terra, Uomo e Cielo.

Nella teoria freudiana compare la triade: es, io, super-io come spiegazione ed analisi delle componenti consce ed inconsce dell’uomo.

Nello sviluppo del bambino nella diade madre-figlio, la figura paterna inserendosi e ponendosi come “legge”, promuove il superamento del complesso di Edipo. Ancora il numero tre.

Il numero tre compare anche nella tradizionale favola europea I tre porcellini, così come nella filastrocca dei bambini Tre scimmiette sul comò.

In letteratura, la triade compare nelle cantiche della Divina Commedia di Dante: Inferno, Purgatorio, Paradiso.

Anche nella Massoneria il numero tre è il numero perfetto, è la sintesi dei principi propugnati dalla “Libera Moratoria”: libertà, uguaglianza, fratellanza.

Analogamente ne La chanson parfaite si parla di: libertè, egalitè, fraternitè.

Il detto “Non c’è due senza il tre” richiama alla mente che se due eventi si sono già verificati, con buone possibilità si verificherà anche il terzo.

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