IL NUMERO

30.000.000

Un numero che può fare “scantari” qualsiasi aspirante scrittore della terra; un numero che farebbe dire “Amazing!” ad un americano al quale avessimo spiegato che un signore di Porto Empedocle, Sicily, è stato tradotto in trentacinque lingue, tra le quali l’arabo, il coreano ed il cinese; un numero destinato a crescere, poiché il signore in questione è giunto al centesimo volume pubblicato e sta lavorando ai prossimi cinque, con l’alacrità, il metodo e la fervida fantasia “ammiscata” con l’attenzione alla cronaca e all’attualità, che l’hanno da sempre contraddistinto.

Sono 30.000.000 i libri venduti al mondo di Andrea Camilleri, il padre narrativo del Commissario Montalbano, nome scelto in omaggio allo scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán, creatore di un altro famoso investigatore, Pepe Carvalho. Per cotanto numero, per il suo lavoro che prosegue, nonostante la sua «sopraggiunta cecità», come egli stesso ha raccontato, ringraziando Valentina Alferj, la quale scrive speditamente sotto dettatura i suoi romanzi in “vigatese”, la lingua camilleriana composta da italiano e siciliano illustre, per il suo prossimo compleanno che sarà tra qualche giorno, il 6 settembre, TESSERE e la sottoscritta gli fanno gli auguri più cari di ogni bene. Che ci siano per lui ancora tante nuove storie da immaginare e dettare perché, a detta di Camilleri, quel momento in cui i personaggi vengono a visitarlo, per acquistare vita nelle pagine scritte, proprio come accadeva al suo amato Pirandello: «È il momento più felice della giornata, m’illumino d’immensa gioia».