Seimila sono i volumi, una biblioteca di tutto rispetto, letteralmente salvati dalla spazzatura, da operatori ecologici di buona volontà. Accade in Turchia, a Çankaya, un quartiere di Ankara. Gli addetti della nettezza urbana, hanno cominciato a raccoglierli, salvandoli dai cassonetti e mettendoli poi a disposizione dei colleghi e delle loro famiglie. In seguito, visto che il numero dei libri recuperati aumentava in maniera esponenziale, hanno chiesto il permesso al sindaco e così la biblioteca dei netturbini è divenuta un’istituzione pubblica, che ha trovato sede in una ex fabbrica di mattoni.
In Turchia, le biblioteche nazionali sono davvero poche, una per ogni 70mila abitanti, quindi i residenti di Çankaya hanno salutato con entusiasmo l’iniziativa degli spazzini, donando, a loro volta, libri di vario genere, dai gialli ai racconti per l’infanzia, dai romanzi di fantascienza ai testi scolastici.
Volumi rilegati ed in edizione economica, testi in francese ed inglese, atlanti e diari di viaggio, salvati dal finire nelle discariche, fanno parte del tesoro trovato dagli operatori ecologici turchi, che hanno reso un eccellente servizio alla loro comunità, confermando le parole di Hans Georg Gadamer: «La cultura è l’unico bene dell’umanità che, se diviso tra tutti, anziché diminuire, diventa più grande».