IL NUMERO

616

616 sono i casi di bullismo accertati nelle scuole campane, nel corso dell’anno scolastico 2016-2017, come evidenziato dalla ricerca L’incidenza del bullismo nelle scuole della Campania, indagine su bullismo e cyberbullismo, effettuata in 221 scuole della regione, promossa dal Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza.

I picchi più alti dell’incidenza del triste fenomeno si sono avuti a Napoli e Caserta; più dettagliatamente, a Napoli e provincia sono stati rilevati in media tre casi per scuola, con la desolante eccezione di un istituto comprensivo, dove invece ce ne sono stati 70. A Caserta e nella sua provincia la media è di 2,5 per scuola, con dei picchi di 39 e 90 atti di bullismo in due diversi istituti.

Il 60% dei docenti interpellati ha dichiarato che il bullismo incide “molto” sull’andamento dell’attività didattica e sulle relazioni in classe; il resto del campione, ritiene, invece, che incida “poco” o “abbastanza”. Il 28% dei docenti ritiene di non essere in grado di gestire il problema senza avere dei supporti.

La ricerca evidenzia quanto sia necessario aumentare la consapevolezza delle famiglie e dei ragazzi, spingere chi è vittima a non provare disagio nel denunciare i bulli, monitorare i casi e cercare di contrastare il fenomeno prima che i ragazzi ne diventino vittime, com’è accaduto e accade ogni giorno nelle scuole e per le strade, dove lo scorso dicembre una baby gang ha ridotto in fin di vita un ragazzo napoletano, il quale si è salvato solo grazie alla tempestività dei soccorsi e alla bravura dei medici.

Cesare Romano, il garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Campania, ha dichiarato che questi numeri, emersi da un campione del 22% delle scuole campane sono allarmanti, poiché proiettando il dato sul 100% di esse si arriverebbe a 3.000 casi; dunque bisogna investire le famiglie del problema, sensibilizzarle e renderle consapevoli e coscienti della gravità del fenomeno, affinché possano accorgersi di quei disagi e comportamenti emblematici dei loro figli, che si traducono nella vita sociale in atti di bullismo, e vanno affrontati con la massima attenzione ed incisività.

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