IL NUMERO

79

Ci sono volute 79 edizioni di Miss Italia, prima che una ragazza potesse sfilare sulla passerella con una protesi artificiale a sostituirle un arto. E arrivare terza.

È successo a Chiara Bordi, diciottenne di Tarquinia, vera star del concorso condotto da Francesco Facchinetti e Diletta Leotta, insultata subito dopo da qualche webete dal dito facile, che l’ha accusata di essere stata favorita dal suo handicap. «Disabile, fai schifo, vattene a casa e non fare pena agli italiani che ti votano perché sei storpia» è stato il commento di una hater contro la giovane aspirante miss. «A me mancherà pure un piede ma a lei manca cervello e cuore, e quelle sono le uniche due vere qualità che, secondo me, contano», ha risposto Chiara al post, argomentando la propria superiorità morale con un bel «non è la vittoria che mi interessa, ma mostrare al mondo che la vita è sempre bella, anche quando ce l’ha con te, e che da un dramma si rinasce e si cresce più forti di prima».

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