Il costo in euro di una bottiglia da 75 cl – 3 quarti di litro per chi non lo avesse a mente – dell’acqua Evian firmata da Chiara Ferragni, persona di cui chi scrive ignorava fin oggi l’esistenza. La notizia pare abbia scatenato ondate di indignazione sui social spesso accompagnate dalla ripetizione di quegli ignobili numeri riguardo le popolazioni che non dispongono di uno degli elementi più importanti per la vita sulla Terra, l’acqua appunto. Più che prendersela con chi si è inventato un nuovo modo per far tanti soldi con cui comprarsi tutte le bottigliette da 75 cl dell’acqua Evian firmata da Chiara Ferragni che vuole, meriterebbe riflettere che, se non si innesca un radicale modo diverso di distribuzione del reddito, continuerà ad esistere un minoritario manipolo di individui che potendo, permettersi senza battere ciglio di spendere 8 euro per una bottiglietta da 75 cl di acqua Evian firmata Chiara Ferragni, la comprerà e comprerà la terza Porsche, la villa più grande, qualunque cosa affermi la propria posizione sociale, indipendentemente dal liquido che c’è nella bottiglia. L’indignazione non serve, serve la rivoluzione, anche se a dir questa parola al Centro commerciale ti guardano come una scimmia appena uscita da una gabbia.
