È la percentuale di clienti delle prostitute che, secondo Papa Francesco, è composta di “battezzati cattolici”. Il dato statistico è emerso nel corso di una riunione preparatoria del Sinodo dei giovani (previsto in ottobre col titolo “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”) che si è tenuta in Vaticano e a cui hanno partecipato 300 ragazze e ragazzi giunti da tutti i continenti ai quali il Pontefice ha detto: «Se un giovane ha questa abitudine la tagli. Chi fa questo è un criminale. Questo non è fare l’amore, è torturare una donna, è criminale». Ed ancora: «È una mentalità malata quella che porta a sfruttare la donna».
Bergoglio ha detto di aver parlato con numerose prostitute in una delle case di don Oreste Benzi, il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII che ha sempre sostenuto che se le autorità civili volessero la prostituzione potrebbe essere eliminata dalle strade italiane in una settimana. «Loro hanno un metodo – dice il Papa – in quanto le ragazze sono sorvegliate, i volontari fanno così per aiutarle: si avvicina uno di loro, e quelli pensano che si accordino sul prezzo, cioè chiedano: “Quanto costi?”. Ma loro domandano invece: “Quanto soffri?”. La ragazza sente, loro gli danno il biglietto con scritto: “Ti porteremo via, non lo saprà nessuno. Ci vediamo in quell’angolo a quell’ora e ti porteremo fuori Roma”. Così inizia la terapia, e un insegnamento per aiutarle poi a trovare un lavoro e a reinserirsi. Una delle opere che io conosco è a Roma, ma ce ne sono tante». Ai ragazzi il Pontefice ha detto. « Vorrei che voi giovani lottaste per questo».