Sarebbe stato l’Osama Bin Laden dei cattolici, se solo avesse avuto successo, come sostiene il giornalista americano Laramie Hirsch. Guy Fawkes (1570-1606), passato alla storia per aver preso parte alla Congiura delle Polveri (1605), è considerato, a torto o a ragione, il primo terrorista della storia moderna. Ma l’accostamento con il leader di Al Qaeda non rende onore alla figura del cospiratore inglese. Piuttosto è stato un precursore delle gesta dell’’Ira in terra irlandese. Infatti, il Nostro è stato colto in flagrante mentre si preparava a far saltare in aria il Parlamento inglese, in seduta plenaria, insieme al re, in un colpo solo.
Diverse fonti sostengono che l’attentato sia stato sventato grazie al lavoro di una rete di spie. Di conseguenza, qualcuno ha visto l’operazione come una sorta di debutto della futura Intelligence britannica al servizio di Sua Maestà. Ma non basta. Gli eventi, la cattura e la condanna a morte del “terrorista cattolico”, hanno inaugurato la tradizione della Bonfires Night che ogni anno, il 5 novembre, accende il cielo di Londra e di e altre città inglesi, con un’interminabile serie di fuochi d’artificio. E ai quattro angoli della città, c’è chi ancora accende i falò per bruciare un fantoccio con le sembianze di Guy Fawkes, mentre la birra scorre a fiumi.
Ma ecco i fatti che hanno dato origine alla leggenda.
Nella notte tra il 4 e il 5 novembre 1605, trentasei barili di polvere da sparo sono già pronti in uno scantinato di Westminster. Tra poche ore, il re Giacomo II terrà una seduta plenaria alla Camera dei Lord. Un individuo, avvolto (come tradizione comanda) in un mantello nero, si aggira nei dintorni. Mancano poche ore allo scadere del conto alla rovescia, prima dell’accensione della miccia che darà luogo alla più colossale deflagrazione mai avvenuta a Londra. Ma qualcosa è andato storto, perché un drappello di guardie di Sua Maestà irrompe all’improvviso, si avventa sull’individuo e lo trascina di peso nella prigione dei traditori del re, la famigerata Torre di Londra, dove alcuni decenni prima era stata rinchiusa anche Anna Bolena, prima di essere trascinata sul patibolo. Interrogato sotto tortura, l’individuo dice di chiamarsi John Johnson e non aggiunge altro. Ma nei giorni seguenti ammette di chiamarsi in realtà Guy Fawkes, che la sua intenzione era di far saltare in aria la Camera dei Lord, re compreso, e che il suo unico rimpianto era di non esserci riuscito.
La cattura di Guy Fawkes e il fallimento della Congiura delle Polveri causarono una reazione a catena. Decine di cattolici furono arrestati e uccisi. Decine di abitazioni date alle fiamme. Nel frattempo il prigioniero, sfinito dalle torture, rivela il nome dell’organizzatore del complotto, Robert Gatsby, e degli altri congiurati. Il fine ultimo dell’attentato era di porre termine all’egemonia protestante, rinsaldando i legami con la Spagna cattolica, riportando l’Inghilterra sotto la sfera d’influenza del papato. Fawkes fu infine impiccato, fatto a pezzi e bruciato, nel gennaio del 1606.
In fondo, non è stato altro che il capro espiatorio per eccellenza, su cui, per secoli, gli inglesi hanno riversato tutte le loro paure. Ha rappresentato the boogey man, l’uomo nero, da bruciare insieme agli odiati papisti in un rogo purificatore. Sulle ragioni di questo odio secolare ci sarebbe tanto da raccontare. Prendiamo ad esempio quest’antica filastrocca:
«Remember, remember!
The fifth of November, The Gunpowder treason and plot…..
A rope, a rope , to hang the pope,
a penn’orth of cheese to choke him
A pint of beer to wash it down,
And a jolly good fire to burn him»
(«Ricordate! Ricordate! Il cinque novembre,
Il Tradimento e la Congiura delle Polveri
una corda, una corda per impiccare il papa!
Un penny di formaggio per strozzarlo,
una pinta di birra per lavarlo via
e un buon fuoco allegro per bruciarlo»).
Da allora, lo spettro di Guy Fawkes continua ad aggirarsi per il mondo. È la maschera bianca con baffi e pizzetto di Anonymous, il collettivo di hacker che tanto ha ispirato i movimenti studenteschi e No global dell’ultimo decennio. Che a loro volta lo avevano scippato a V for Vendetta, il film di James Mc Teigue basato su una graphic novel di Alan Moore e David Loyd. Anche quest’anno, centinaia di maschere di Guy Fawkes hanno invaso le strade di Londra per la notte dei falò. E la leggenda continua.