Questa frase inedita di Oriana Fallaci è stata trovata tra le sue carte, riordinando l'archivio a lei dedicato. A TESSERE è stato concesso di pubblicarla e abbiamo deciso di farlo il 20 luglio, nel cinquantesimo anniversario del viaggio sulla luna, di cui la Fallaci è stata testimone e ineguagliabile narratrice per la radio e per il settimanale "L'Europeo". Le testimonianze di quegli anni di sogni e speranze fino al fatidico 20 luglio 1969 furono raccolte nel libro"Quel giorno sulla luna".
Viaggiare è più bello che arrivare. Io, essendo una donna, ho delle facoltà di sopravvivenza poderose, da tutte queste delusioni raggelanti. Da tutte queste bastonate che ho preso nella vita, mi sono sempre rialzata. Io sono come quei pugili che, dagli una botta e dagli un’altra botta, al nove si rialzano (un missi rizzi) e stanno vivi ancora. Questa è una facoltà mia e delle donne in genere…Come ho fatto io a sopravvivere: inventandomi sempre degli altri sogni. Sapendo che me li avrebbero delusi. Viaggiando senza arrivare mai. Ed uno di questi miei sogni è stata la Luna
ORIANA FALLACI