ATTUALITÀ DIALOGARE IN PACE MEMORIE STORIE VISIONI

Il sogno di un sopravvissuto, un sogno per la comunità

Enrico Pieri, superstite della strage di Sant’Anna di Stazzema, ha donato al Comune e al Parco Nazionale della Pace gli immobili di sua proprietà, che furono teatro dell’uccisione di tutta la sua famiglia, il 12 agosto 1944. Il suo intento è che quei casolari, da anni abbandonati, possano presto diventare un ostello, che accolga al suo interno i tanti giovani che arrivano a  Sant’Anna di Stazzema e che vogliono soggiornare in un luogo simbolico dell’Italia, per conoscere i fatti e la storia.

In un momento in cui si alzano steccati e ritornano gli spettri di muri anche in Europa, Sant’Anna di Stazzema è animata dall’impegno per costruire uno spazio di dialogo, di confronto, di accoglienza e di memoria. Un progetto di valenza internazionale,  per il quale il Comune ha chiesto un impegno all’Italia e alla Germania, ricevendo in risposta da entrambi i Governi riscontri confortanti di attenzione.

Nel frattempo ha messo a disposizione un conto corrente su cui effettuare donazioni per la campagna, denominata Costruiamo insieme l’ostello della Pace a Sant’anna di Stazzema.  Un ostello della gioventù in uno dei luoghi simbolo della barbarie nazista, che prende il via con il gesto di Enrico Pieri, un sopravvissuto all’eccidio che riuscì a nascondersi in un sottoscala e poi fuggì tra i campi, mentre gli agenti delle SS sterminavano la sua famiglia. Adesso ha unico sogno: vedere quell’ostello finito, lasciare qualcosa e lasciarlo ai giovani, affinché non si perda la memoria di quanto è accaduto.