DAILY LA PAROLA

Madamato

Una pratica aberrante dei militari italiani durante il colonialismo che permetteva, di fatto, la riduzione in schiavitù e lo stupro di giovani donne indigene, anche bambine. Eufemismo di pedofilia

Deriva da madama, ma cinicamente. Perché se la madama, dal francese madame,  è in origine la signora di alto lignaggio cui ci si riferisce soltanto con rispetto, madamato è il termine che si usava per definire la relazione extraconiugale tra occupanti italiani, solitamente militari, e donne, nella migliore delle ipotesi, ma anche giovani ragazze e ragazzine, somale ed eritree, durante il dominio coloniale di quei paesi. Era usanza infatti che l’immigrato italiano si dotasse di una giovane compagnia femminile tuttofare, facendo proprie certe usanze del luogo. L’occasione fa l’uomo ladro, ma non proprio. Perché le madame potevano essere addirittura acquistate a tempo, una sorta di noleggio, presso le famiglie di origine. Celebre il racconto di Indro Montanelli, volontario nel 1935 nella guerra in Eritrea promossa dal Duce, che definisce senza vergogna alcuna, la sua appena adolescente Destà, questo il nome della ragazza, un “animalino docile” pagato alcune centinaia di lire, in un’intervista del 1969, citata su Avvenire.

Mi sono imbattuto nel madamato su Facebook nella scorsa primavera ed anche recentemente ed ho potuto notare, curiosando tra i commenti ai post che ne raccontavano il significato, una netta maggioranza di indignate, ma anche alcuni possibilisti, soprattutto ex soldati e militari ed uno su tutti: quando vedi la morte in faccia tutto il giorno non vorresti altro che scopare, il senso preciso delle sue parole. Quindi se le usanze del luogo lo consentono, perché non approfittarne, anche se madama ha 12 anni?

Mi tornano in mente le conclusioni cui giunge Hannah Arendt nel suo La banalità del male: Eichmann a Gerusalemme, saggio e resoconto del processo al gerarca nazista che, non senza polemiche, si tenne in Israele: in estrema sintesi, le atrocità compiute dagli uomini non sarebbero dovute a un’indole maligna presente e radicata nell’animo umano, quanto piuttosto a una completa inconsapevolezza di cosa possano significare le proprie azioni.

Tags