MARTHA MEDEIROS
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
[…] chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
[…] chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i”
[…] chi non capovolge il tavolo,
[…] chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
[…] chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso
[…] chi non si lascia aiutare
[…] chi passa i giorni a lamentarsi
[…] chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande […]
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* P. S. Anche il direttore di TESSERE è caduto nell’errore commesso dal senatore dell’Udeur Clemente Mastella all’indomani della caduta del governo Prodi nel gennaio del 2008 che attribuì questa poesia a Pablo Neruda, anziché alla poetessa brasiliana Martha Medeiros, pubblicata per la prima volta nel 2000 sul quotidiano “Zero Hora” di Porto Alegre, in Brasile. Un ringraziamento a Claudia De Venuto che si è accorto dell’errore. Ce ne scusiamo con i lettori.