Da grande
voglio fare il sostantivo
in un verso
di Montale.
L’antiaulica parola
che non stupisce alcuno
né scalfisce
l’adamantino manto
dei poeti altisonanti
il lemma magro
quasi dimesso
in una terra di paroloni benestanti
dall’ego smisurato
dai mille salottieri appuntamenti.
E – né prologo né chiosa
né folgorazione né voluttà
del fine dicitore –
me ne starò in disparte
a dipanare strofe
con voce di baritono
in una silloge minore.
29 maggio 2017