IL NUMERO

10,4

È la percentuale di capofamiglia italiani con meno di 35 anni esposti al rischio di povertà assoluta a fronte di un 3,9% dei capofamiglia over 65. Il dato, fornito dall’Istat si riferisce al 2016 e dietro di esso si nasconderebbe una delle ragioni per cui in Italia è così fortemente aumentata l’età in cui le coppie hanno il primo figlio di cui si è dato conto con il numero 900.000, quello delle mamme diminuite negli ultimi 10 anni e della protratta età in cui si fa il primo figlio.

Se le condizioni lavorative e di remunerazione peggiorano e l’unica certezza è la precarietà, diventa difficile fare un investimento di lunga scadenza com’è appunto fare un figlio.

Il “Rapporto Giovani” dell’Istituto Toniolo dice che i ragazzi italiani vorrebbero diventare genitori a 28 anni e fare almeno due figli, ma a conti fatti aspettano almeno altri 3 anni e di figli ne fanno uno solo.

Si spiegherebbe così il fatto che l’Italia è tra i Paesi con il più alto numero di donne senza figli: più del 20% tra i 40 e i 44 anni.

In Francia, il paese che guida la classifica della natalità in Europa, l’età media del primo parto è intorno a 28 anni ed ogni donna ha in media quasi 2 figli (1,96). Quando lì si fa il secondo figlio, qui il primo.

Il tasso di disoccupazione giovanile sotto ai 25 anni in Italia è al 32,2% a fronte del 24,6% in Francia, dove tuttavia dopo i 25 anni la disoccupazione scende velocemente e le politiche per la famiglia fanno il resto.

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