IL NUMERO

900.000

È il numero di mamme “scomparse” negli ultimi 10 anni. Nessuno le ha rapite, semplicemente sono diminuite – dicono gli ultimi dati Istat sugli indicatori demografici – rispetto al 2008. Vale a dire ci sono meno donne fra i 15 e i 50 anni che hanno deciso di fare figli. Di esse 200mila solo nel 2017.

In quest’anno sono nati 9 mila bambini in meno con una diminuzione del 2% su quello precedente.

L’età media del parto è salita nel 2017 a 31,8 anni. Tradotto: le donne italiane fanno il primo figlio in media a quasi 32 anni e gli uomini diventano padri a 35.

Ovvio: se nel resto d’Europa si esce da casa mediamente sotto ai 25 anni, in Italia lo si fa a 30. L’età dell’autonomia dai genitori, dunque, è protratta. Assenza o precarietà del lavoro, difficoltà economiche, impossibilità di conciliare lavoro e famiglia, vattelapesca altro spingono a fare il primo figlio abbondantemente sopra ai 30 quando – dicono gli esperti, la biologia ed il buon senso – o rinunci ad avere un figlio o non vai oltre il primo.

Il numero medio di figli per donna qui è di 1,34, tra i più bassi d’Europa, che ha già livelli minimi di fertilità.

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