È il 1851 e negli Stati Uniti viene pubblicato per la prima volta uno dei più famosi romanzi di tutti i tempi, Moby Dick, dello scrittore americano Herman Melville.
Storia epica del capitano Achab e della sua caccia a una grande balena bianca, Moby Dick è la metafora di un viaggio fisico e spirituale, attraverso le parole del protagonista Ismaele, alter ego dello scrittore.
Il libro fu un fallimento commerciale: alla morte di Melville, nel 1891, ne erano state vendute solo 3.200 copie. Dovette passare oltre mezzo secolo prima che venisse riconosciuto come un autentico capolavoro della letteratura americana. In Italia fu tradotto per la prima volta da Cesare Pavese nel 1930.
