LA DATA

15 febbraio 2013

Sono le 9.13 del mattino del 15 febbraio 2013 quando nella zona di Čeljabinsk, in Russia, a sud degli Urali, un meteorite di circa 15 metri di diametro e una massa di 10.000 tonnellate penetra nell’atmosfera disintegrandosi, lasciando una scia luminosa nel cielo e provocando una forte onda d’urto che causa la rottura di centinaia di vetri degli edifici e il conseguente ferimento, per fortuna lieve, di un migliaio di persone.
L’incredibile notizia, riportata con grande clamore dai media di tutto il mondo, fa venire alla mente le immagini di famosi film di fantascienza, Armageddon e Deep impact, ad esempio, che paventano la distruzione della terra per l’impatto di enormi asteroidi, oppure Evolution e La meteora infernale, nei quali il pericolo è rappresentato invece da forme di vita aliene o da particolari combinazioni chimiche, comunque arrivate sul suolo terreste al seguito di un meteorite.
Nella realtà, ci rassicurano gli scienziati, eventi come quello del 15 febbraio 2013 sono rarissimi: prima di tutto le meteore che arrivano a contatto con la nostra atmosfera sono solitamente di dimensioni limitate e l’enorme velocità le disintegra, inoltre il nostro mondo è in gran parte formato da oceani e zone disabitate e questo rende ancora più difficile che avvenga l’impatto catastrofico di un meteorite. Insomma, sarebbe meglio preoccuparsi di cosa l’umanità sta facendo al pianeta e magari anche della ‘spazzatura spaziale’, cioè dei resti dell’enorme massa di satelliti che inviamo in orbita.

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