IL NUMERO

2.168.000

Secondo l’Istituto superiore di sanità sono 2.168.000 gli italiani colpiti dall’influenza dall’inizio della sorveglianza, il 16 ottobre 2017, ai primi giorni di gennaio. Il picco proprio durante la settimana dal 25 al 31 dicembre, quando i casi hanno raggiunto i 673.000, contro i 387.000 della settimana precedente.

Il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica “Influnet”, coordinato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) con il sostegno del ministero della Salute, si avvale della collaborazione dei medici e dei pediatri di famiglia, oltre che dei referenti delle Aziende sanitarie e delle Regioni, per il monitoraggio della circolazione dei virus influenzali. Attraverso l’omonimo portale, (https://www.iss.it/site/RMI/influnet/Default.aspx), inoltre, viene diffuso settimanalmente il rapporto sullo stato di sorveglianza.

Come si legge nell’ultimo, pubblicato il 3 gennaio, il picco della settimana 25-31 dicembre ha riguardato tutte le regioni italiane, risparmiando solo il Nord Est. Tuttavia l’intensità dell’influenza è ancora considerata media, essendo l’incidenza (il numero di nuovi casi che si verificano in una popolazione in un dato lasso di tempo) dell’11,11 per mille. È previsto un ulteriore picco che potrebbe portare questo valore a circa il 14 per mille e quindi all’intensità alta.

Le regioni più colpite risultano la Liguria, la provincia di Trento, la Lombardia al nord, Calabria, Basilicata e Marche al centro sud. Per quanto riguarda l’età dei pazienti, i più piccoli risultano i più colpiti: «Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 29,17 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 18,96 nella fascia 15-64 anni a 10,07 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 6,27 casi per mille assistiti».

Tags