IL NUMERO

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È il tributo di feriti pagato anche per questo Capodanno alla tradizione dei botti, tra cui nove piuttosto gravi, anche se nessuno in pericolo di vita. Se è vero che per il quinto anno consecutivo non ci sono stati morti, tuttavia il numero dei feriti è aumentato ed è anche cresciuto quello delle persone colpite dai proiettili vaganti. Sì, perché laddove non bastano i botti si spara con pistole e fucili. Il numero dei feriti è stato di 50, di cui 35 sotto i 12 anni.

Insomma un vero e proprio bollettino di guerra quello del Capodanno 2018, che conferma quanto tra le usanze dure a morire quella dei botti sia decisamente la più coriacea e la più pericolosa.

La situazione è migliorata negli ultimi anni, anche grazie alle campagne educative e

informative, ma soprattutto all’attività delle forze dell’ordine, che anche quest’anno hanno sequestrato diverse tonnellate di botti illegali, 33 scrive il Viminale, destinati alle bancarelle e ai circuiti del mercato nero.

Sempre stando ai dati del ministero dell’Interno, il piano per il contrasto ai botti illegali ha portato a 242 denunce e 30 arresti. La Campania è la regione con il maggior numero di feriti, sia per i botti che per i proiettili vaganti.

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