IL NUMERO

2.300

È il numero di persone che dal 1998 ad oggi si sono recate in Svizzera per porre fine alla propria vita, rivolgendosi ad una associazione no-profit, la Dignitas, che si occupa di offrire assistenza a chi vuole usufruire del suicidio assistito.

È stata fondata nel 1998 dall’avvocato Ludwig Minelli a Forch, nel cantone di Zurigo. Il suo motto è: «Vivere degnamente, morire degnamente».

Svizzera e Olanda sono gli unici due paesi europei nei quali è possibile avvalersi del suicidio assistito, ma solo il paese elvetico garantisce questa possibilità ai cittadini stranieri con il solo vincolo della residenza.

Infatti nel 1942 la Svizzera ha approvato l’articolo 115 del Codice penale, con il quale si considera un reato l’aiutare una persona a suicidarsi solo se per motivi di interesse personale.

All’associazione inizialmente si sono rivolti solo cittadini svizzeri, ma dall’anno successivo alla fondazione hanno iniziato ad aggiungersi cittadini di altri paesi europei, primo fra tutti la Germania.

Dal 1999 al 2016 sono 1.000 i cittadini tedeschi che hanno deciso di usufruire del servizio, seguiti dai britannici e dai francesi. Gli italiani, negli ultimi 10 anni, sono stati 102.