IL NUMERO

8,3 miliardi

Questo è il totale di tonnellate di plastica e derivati prodotti nel mondo dal secondo dopoguerra ad oggi. Le materie plastiche furono messe a punto nei primi anni Cinquanta dal tedesco Karl Ziegler con la sintesi del polietilene e dall’italiano Giulio Natta che produsse nel 1954 il polipropilene. Nel 1963 entrambi furono insigniti del premio Nobel per la chimica.

Questa quantità rende la plastica il terzo materiale artificiale più diffuso al mondo dopo acciaio e cemento. I dati si estrapolano da uno studio americano pubblicato sulla rivista “Science advance” nel 2015.

 Di questa “montagna” il 79% si trova accumulato come rifiuto nelle discariche o abbandonato. Il 12% è stato incenerito, il 9% riciclato.

Se nel 1950 si produceva 1 milione di tonnellate di materiale plastico all’anno, oggi la produzione è salita a 380 milioni di tonnellate. È da considerare che il 50% della plastica prodotta diviene rifiuto dopo appena quattro anni dalla sua realizzazione. L’unico dato positivo della ricerca è l’incremento del tasso di riciclaggio, 30% medio in Europa, 25% in Cina, ma appena il 9% negli Usa, anche se il dato è in leggera crescita.