LA DATA

20 luglio 1969

Il 20 luglio 1969 è passato alla storia come La notte della Luna.

Alle 4:56 minuti e 15 secondi del 21 luglio 1969, in Italia, corrispondenti alle 22:56 minuti e 15 secondi del 20 luglio, negli Stati Uniti, il comandante della missione Apollo 11, Neil Armstrong, lascia la sua orma sul satellite cantato dai poeti e studiato dagli astronomi di tutti i tempi: la Luna.

«Ora scendo. Sarà un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco passo per l’umanità», dice Neil Armstrong sull’ultimo gradino della scaletta del Lem, poi, allunga la gamba e poggia il suo piede sinistro sulla superficie lunare. Quel passo epocale, immortalato da una delle più celebri foto del ‘900, segna lo sbarco del primo uomo al mondo su un corpo extraterreste.

Poco dopo, lo raggiunge il suo compagno Edwin Aldrin, detto Buzz, che commenta: «È una magnifica desolazione», mentre, in orbita intorno alla Luna, a bordo della capsula madre Columbia, resta ad aspettarli il terzo astronauta della Missione Apollo 11, Michael Collins, il quale è l’unico che non può vedere in diretta l’evento, pur essendo vicinissimo.

Un numero eccezionale di persone in tutto il mondo ebbe modo di vivere la notte della Luna, grazie alle dirette televisive. In Italia i telespettatori assistono al famoso litigio tra Ruggero Orlando e Tito Stagno: «Ha toccato!», «No! Non ancora!» si rintuzzavano i due, mentre nelle città d’Italia le immagini in bianco e nero si fissavano in modo indelebile nella memoria collettiva di gente di tutte le età.
Sono passati 48 anni da quella notte, ma chi era dinanzi agli schermi tremolanti dei televisori dell’epoca sa rispondere senza esitazioni alla domanda: «Dov’eri quando l’uomo è andato sulla Luna?».

Quel viaggio era cominciato il 16 luglio 1969, dalla base di lancio di Cape Canaveral, in Florida, quando il razzo Saturno V, lasciò la rampa 39A del Kennedy Space Center. I due astronauti del Lem Aquila raccolgono campioni di roccia e scattano foto del paesaggio lunare; porteranno sulla Terra circa 21 chilogrammi di pietre e racconteranno che muoversi sulla Luna è più facile di quanto avessero immaginato.

Sul suolo lunare lasciano una targa che, per l’eternità, così recita: «Here men from the Planet Earth first set foot upon the moon, July 1969, A.D. We came in peace for all mankind; qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace, a nome di tutta l’umanità».

Sulla targa, la firma del Presidente degli USA è quella di Richard Nixon, ma era stato John Fitzgerald

 

 Kennedy, con il suo discorso alla Rice University del 12 settembre 1962, a dare il via alla corsa alla Luna, la Nuova Frontiera spaziale, da lui fortemente voluta, preconizzando che in un decennio quel sogno si sarebbe avverato. Gli spari di Dallas sottrassero questo ed altri sogni al Presidente più stellare che l’America abbia mai avuto.